Un punto d’oro

Nel posticipo della 31esima giornata di Serie A, il Napoli è di scena al Dall’Ara di Bologna con l’obiettivo di ridurre lo svantaggio sull’Inter capolista.

Conte (assente per squalifica, al suo posto il vice Castellini) si schiera con il suo ormai collaudato 4-3-3 ma deve rinunciare a Spinazzola (infortunio), Buongiorno (risentimento muscolare durante la rifinitura) e Meret (virus intestinale) scegliendo Olivera, Juan Jesus e Scuffet che fa il suo esordio stagionale in maglia azzurra. Italiano risponde con un 4-2-3-1 e affida tutto il peso offensivo al giovane Dallinga supportato da Orsolini, Ndoye e Odgaard. Arbitra il signor Massa di Imperia.

Parte meglio il Bologna che con il possesso palla e il pressing sul portatore di palla chiude il Napoli nella propria metà campo obbligandolo ai lanci lunghi su Lukaku che però è sistematicamente raddoppiato dai centrali felsinei. Ma nel momento migliore dei padroni di casa, il Napoli si porta in vantaggio con Anguissa che sfrutta l’errato posizionamento della catena centrale degli avversari e conclude un’azione solitaria cominciata dalla propria trequarti. Il Bologna ci prova ma la manovra felsinea è sterile mentre il Napoli dà l’impressione di poterla chiudere in qualsiasi momento e solo Ravaglia (prima su McTominay e dopo su Politano) evita un passivo peggiore. 4 minuti di extra-time ma al riposo, Napoli avanti.

Sulla falsa riga del primo tempo, la seconda frazione comincia con il Bologna che aumenta vertiginosamente l’intensità e costringe gli azzurri ad abbassare il proprio baricentro e al 63esimo arriva il pareggio dei padroni di casa con Ndoye che di tacco la mette alle spalle di Scuffet. Il Napoli soffre la velocità dei felsinei e al 70esimo ecco i primi due cambi con Gilmour e Raspadori ma gli azzurri continuano a sbandare. Le contromosse dei padroni di casa non si fanno attendere ma per fortuna (o per tattica), i ragazzi di Conte resistono agli assalti e portano a casa un punto

Bologna crocevia della stagione calcistica azzurra e come accade da un paio di mesi a questa parte, il Napoli gioca due partite: un primo tempo ordinato, da Napoli, con gli azzurri che pur soffrendo, controllano gli avversari colpendoli nel loro migliore momento; un secondo tempo in completa balìa degli avversari che dal canto loro, hanno interpretato alla lettera i dettami del loro allenatore. E neanche i cambi chiamati da Conte dalla tribuna, hanno sortito l’effetto desiderato. Da rivedere la condizione fisica di Neres, sottotono rispetto alla prova della settimana scorsa.

Con il risultato di stasera, il Napoli ritorna a -3 dall’Inter per un finale che si preannuncia ricco di emozioni e di colpi di scena.

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