Verso Roma-Napoli, Conte: “Kvara out, ma ho piena fiducia nella squadra”

Non si è ancora conclusa la lunga serie di big match per il Napoli, adesso la Roma. Ecco le parole di Antonio Conte

Il brillante percorso di crescita dei partenopei si arricchisce con la prestigiosa vittoria contro la Juventus. Ora li attende una sfida infuocata contro la Roma di Claudio Ranieri. Antonio Conte interviene in conferenza stampa, ecco le sue dichiarazioni ufficiali.

Isolato dal mercato o avverte rumori?

“Chi mi conosce sa benissimo che non mi isolo e partecipo attivamente a tutte le problematiche societarie, cercando di risolvere il problema. Sono parte attiva per cercare di dare esperienza ed opinione per risolvere il problema nel migliore dei modi. C’è differenza tra risolvere il problema e togliere il problema, questo vuol dire rimandare un problema che poi tornerà a bussare alla porta.”

Evoluzione nel gioco? Qual è il riassunto di questa crescita in tre punti?

“Torniamo alla prima cosa che ho detto. Mi auguro che questo mercato mi restituisca una situazione dello stesso livello. È inevitabile che abbiamo perso un giocatore importante come Kvara che non è stato sostituito, va bene tutto ma non dobbiamo buttare fumo negli occhi. Alla fine Kvara, a detta di tutti, è importante ed è stato venduto per 75 milioni. Le altre uscite sono state rimpiazzate. Nessuno può dire se ci siamo rinforzati o indeboliti con l’uscita di Kvara, ma a livello oggettivo c’è l’uscita di un campione dalla rosa che ha fatto bene nella prima parte di campionato. Questi ragazzi, tutta la squadra, è cresciuta in modo importante altrimenti non si spiega trovarsi a 53 punti che sono i punti dello scorso anno. La squadra sta lavorando, mi riempie di gioia vedere questi ragazzi come lavorano e migliorano al di là dalle difficoltà. Mi danno una grandissima disponibilità, io ora devo vedere cosa ho in casa e cercare di fare la differenza”.

Che pensa della Roma?

“Hanno valori assoluti come calciatori, una squadra che ha una rosa completa sia nell’undici titolare che nei ricambi. Sono cresciuti tanto rispetto a due mesi fa, era la prima di Ranieri. Sentivo ieri che in casa, tra campionato e Coppa, vengono da sette vittorie consecutive con 23 gol fatti e solo 3 subiti. L’Olimpico è uno stadio importante, il tifoso della Roma ti trascina come i nostri. Ci vorrà grande attenzione, lo sappiamo e l’abbiamo preparata nella giusta maniera. L’anno scorso non va dimenticato che sono arrivati davanti a noi”.

Sul problema del sostituto di Kvara:

“Concetto generalizzato, quando c’è un problema all’interno del club non si vede l’ora di toglierlo. Nel calcio succede in tanti club, togliersi il problema è una rottura di scatole. Risolverlo invece fa sì che il problema non si ripresenti in futuro.”

Napoli una di quelle che usa meno il gioco in contropiede:

“La Roma è una squadra a cui devi fare attenzione quando stai attaccando. Devi prepararti ad essere pessimista, preparandoti su eventuali ripartenze. Vogliamo fare una bella partita, con discorsi ed intensità che portiamo da inizio anno. Se la lasci giocare poi ti porta al limite dell’area, per non dimenticare che hanno i colpi dei campioni. Hanno qualità importanti e la giusta esperienza.

Rimpianto per non aver preso giocatori che potessero aiutare in quest’ultimo sprint di stagione?

“Bisogna aspettare la fine del mercato e poi trarre conclusioni da parte vostra. Per me sposta poco perché sono preparato, deve essere così perché questa è una barca in navigazione e non in porto. In navigazione il comandante deve fare di tutto per portare la nave al sicuro in porto, a me cambia poco perché sta al club prendere alcune decisioni. lo dico la mia se mi viene chiesto, ho sempre detto che mi sono messo a disposizione ed accetto anche delle situazioni. Ribadisco che il mercato del Napoli non sarà mai quello delle big, perché ci sono dei parametri da rispettare. Anche i calciatori vanno convinti, io so questo e quindi non possiamo fare la voce grossa perché dobbiamo rispettare parametri rispetto ad altri club. Ora testa bassa e continuiamo a pedalare, la realtà è questa e non possiamo lamentarci essendo poco costruttivi. Dobbiamo essere costruttivi e portare la nave in porto nelle migliori condizioni”.

Riposo squadra: premio o necessità?

“Tutte le cose che accadono è perché qualcuno se l’è guadagnate, i calciatori hanno meritato tre giorni di riposo. Era giusto dagli questi tre giorni, poi abbiamo ripreso subito con un doppio allenamento (ride). lo non regalo niente perché a me non hanno mai fatto regali, loro se li sono meritati e siamo stati tutti contenti di stare con le famiglie per tre giorni”.

A causa dei cd. “parametri da rispettare” possono cambiare le ambizioni?

“È un gruppo che continuerà a voler crescere, questo è fuori da ogni dubbio. Siamo pronti e sono contento perché sta anche finendo questo mercato, è inevitabile che in questo periodo chi gioca meno può avere qualche piccolo pensiero di trovare più spazio da altre parti. Vedo l’aspetto positivo del mercato che sta finendo, tutti sono allineati e ben concentrati. Anche io sono stato calciatore e capisco che qualcuno poteva avere più spazio andando via, però scegliendo di restare a Napoli mi da enorme soddisfazione. Dobbiamo tirare fuori il meglio da tutti noi, dovrò fare la differenza con chi c’è. Ho la massima fiducia nel gruppo, chiederò sempre di alzare l’asticella perché vedo che si può continuare a crescere”.

Gesto di Simeone contro la Juventus è una risposta?

“Tutto può incidere in positivo o negativo, vedere Simeone mettere a rischio la propria faccia o Politano che non molla l’osso ed esulta, così come Ngonge che entra per 4 minuti con l’approccio giusto oppure chi in panchina non avuto spazio come Raspadori e Rafa Marin, le considero tutte cose positive. I ragazzi stanno crescendo e pensano con il noi e non con l’io. L’egoismo, avendo fatto il calciatore, c’è perché qualche volta vedi la tua prestazione. Qualche volta è capitato di essere felici perchè hai fatto un gol anche se non hai vinto la partita. Questo gruppo ha capito invece che si va avanti tutti insieme, con il senso d’appartenenza che si vede sempre meno nel calcio moderno. Questi sono valori che dobbiamo continuare a far crescere e sviluppare, al di là dei discorsi di chi entra e chi va. Chi viene deve sentire la necessità di sposare questi valori”.

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