Napoli, Conte: “La squadra sta maturando”

Prima del match contro il Torino Antonio Conte si esprime in Conferenza Stampa

Il Napoli si prepara ad una sfida da non sottovalutare contro il Torino. Ecco le dichiarazioni ufficiali del tecnico partenopeo.

Prima posizione in classifica non prevista?: “Come non ci si fa condizionare da due mesi in testa alla classifica? Noi dobbiamo esser realisti, siamo alla giornata numero 13 ed in più nel giro di pochi punti ci sono tante squadre. È un campionato che finora è stato equilibrato, a mio parere non penso rimarrà così fino alla fine: alla fine del girone d’andata si allungheranno queste situazioni di classifica. Ci fa piacere però, il lavoro che facciamo è buono e sono contento dei ragazzi, penso che giorno dopo giorno stiamo ponendo basi importanti e vedo una continua crescita di squadra e di singoli. Oggi ho una rosa che è molto cresciuta a livello di singoli dopo Dimaro e Castel di Sangro, va dato merito ai ragazzi che hanno voglia di migliorare. II nostro miglioramento passa dal loro innalzamento”.

Su Vanoli nel suo percorso da primo allenatore: “Paolo è un ragazzo serio, un grande lavoratore che ho avuto il piacere di conoscere da CT della Nazionale. Lui allenava una Under, poi l’ho portato con me nello staff. Un ragazzo sempre curioso, mi è dispiaciuto quando ha voluto staccarsi per intraprendere una strada diversa, ma ero orgoglioso del fatto di aver potuto dare qualcosa a lui, e lui mi ha dato qualcosa altrettanto”.

D’accordo con Oriali? Inter e Atalanta favorite e Conte fuoriclasse del Napoli?: “Oriali è un amico, io penso che le partite europee hanno confermato che in Italia iniziamo ad avere un livello tecnico-tattico molto elevato. Altrimenti non ti imponi così come fanno Inter ed Atalanta, come ha fatto la Juventus in trasferta in uno stadio difficile, ma anche il Milan. Senza tralasciare la Roma che ha pareggiato con il Tottenham: mi viene da pensare, si sottovaluta la vittoria con la Roma che è una signora squadra. lo conosco il Tottenham ed hanno una rosa da Premier League, hanno pareggiato. Fiorentina e Lazio nemmeno le tralascio, il calcio italiano è cresciuto in maniera importante. Oggi ci troviamo squadre forti, per questo c’è equilibrio, e le italiane lo stanno dimostrando anche in Europa. Tutto questo fa parte di un percorso che anche noi vorremmo fare, per avere soddisfazioni ed ambizioni reali e sensate”.

Come si aspetta Kvara a Torino?: “Khvicha come determinazione e voglia è un continuo crescendo, era deluso perchè ha avuto due chance importanti per segnare ed avrebbe dato più tranquillità nella gestione degli ultimi 10-15 minuti con la Roma. È un ragazzo che ha voglia di crescere, ha solo 23 anni e lo vedo bello sul pezzo, sintonizzato con gli altri compagni, si difende tutti assieme. In campo vedo un calciatore che vuole fare step in avanti, quando lo vedo così io sono tranquillo. Parliamo di un bravo ragazzo che ha capito di poter crescere tanto e lavora per essere un giocatore di livello top”.

A che punto siamo a livello di cattiveria agonistica e cinismo?: “Posso dirlo serenamente: ai ragazzi non arriverà mai un messaggio dopo averlo detto a voi. Noi dobbiamo migliorare in maniera forte sotto porta, la scelta, la qualità del passaggio, il colpo del calciatore talentuoso che durante l’anno lo deve avere, poi attaccare l’area in maniera cattiva. Ci stiamo lavorando da un po’, è un aspetto che dobbiamo migliorare. Un aspetto dopo ogni allenamento mi lascia contento, l’applicazione dei ragazzi: ogni volta che affrontiamo una specifica situazione, li vedo applicatissimi. Quando vedo questo, sono un allenatore contento e felice. Perchè vedo ragazzi che capiscono, che hanno voglia di alzare il livello dal primo all’ultimo. Loro mi rendono felici di fare questo lavoro”.

Qualche difficoltà per il Torino?: “Ho visto le partite, loro sono partiti benissimo poi hanno perso Zapata. Un gruppo molto solido, che ha buona qualità: il Torino è a metà classifica con tranquillità, non vince da diverse giornate. lo vivo a Torino, lo scorso anno non dico ogni domenica ma spesso li andavo a vedere: è un ambiente che conosco, è bello caldo, bello forte, dovremo fare grandissima attenzione perchè sarà una partita da affrontare nella maniera giusta, con rispetto delle loro qualità e dell’ambiente che troveremo, e della loro storia”.

Immaginava di poter avere un Napoli così dopo le partite dell’anno scorso?: “Ricordo bene il 3-0 dello scorso anno, fu una partita particolare. Però inutile guardare al passato, meglio il presente: aver resettato tutto ed iniziato un nuovo percorso, il calcio lo conosco bene e ci sono dei momenti dove c’è delle negatività, ti va tutto storto e lì devi essere bravo ad uscirne. L’esempio di una squadra importante, vediamo il Manchester City che nelle ultime cinque non ha vinto concedendo tanto, ci sono quei momenti negativi e devi essere bravo a ripartire. A volte sei bravo, a volte continui ad andare sempre più giù. Abbiamo iniziato un nuovo percorso, partendo col pari con il Modena ed il 3-0 a Verona: anche noi abbiamo capito che bisognava resettare e cercare di andare avanti invece di guardarsi indietro, ci sono cose bellissime e cose meno belle. Noi siamo il presente e vogliamo essere il futuro, mi fa piacere un gruppo che mi dà piacere nel venire qui e nello stare con loro: questa però è la base”.

Maggiore coinvolgimento di Raspadori?: “Per me è un giocatore importante, forte, l’intenzione mia è di rafforzare il Napoli per il presente e per il futuro. Quest’anno facciamo solo il campionato, non ho la possibiltà di avere altri sfoghi in altre competizioni oltre la Coppa Italia in due partite. Diventa difficile dare minuti, ma sta crescendo e ho un’idea mia su di lui. Sono contento, vedo un calciatore che, non dimentichiamo, dopo tredici partite e questa classifica non vuol dire che hanno contribuito solo undici giocatori, ma tutto un gruppo che va nella stessa direzione. La cosa deve essere chiara: voglio rinforzare il Napoli, non sarò stupido da lasciar andare via giocatori che ritengo forti. L’ho fatto questa estate e ho avuto ragione, lo farò anche a gennaio: non sarò stupido da indebolirlo”.

Presenza di molti mancini nella rosa del Napoli. Peculiarità?: “Dipende sempre dall’idea che si ha, faccio un esempio elementare: se hai due centrali difensivi dello stesso piede, diventa un problema anche nella costruzione del gioco. Poi ci sono ruoli in cui voglio giocatori a piede invertito, sia nel 3-4-2-1 sia nel 4-3-3. Spinazzola hai difficoltà a capire se sia destro o sinistro (ride), anche se un terzino destro col piede sinistro non è semplice trovarlo”.

 

 

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