Nel momento più difficile della stagione, quello dove il Napoli era in campo ogni 3 giorni, ecco la magia del mago di Madrid che in terra sarda compie un’altra delle sue magie portando gli azzurri a – 5 dalla zona Champions, vincendo su un campo difficile.
Troppo spesso gli azzurri hanno dimostrato di non saper approfittare dei passi falsi delle dirette concorrenti alla corsa per l’Europa ma non in quell’occasione quando in Sardegna, si rivede il Napoli della trasferta di Europa League, in terra tedesca.
Ma andiamo con ordine. Zeman, nonostante la contestazione del suo pubblico, non cambia e si presenta con una formazione molto offensiva; Benitez, invece, premia Insigne (il 24 ritorna in campo dopo l’infortunio del Franchi). Strinic sulla sx per far rifiatare Ghoulam mentre in cabina di regia, ritorna Jorginho.
Il Cagliari comincia il match con paura, arroccandosi nella propria metà campo (e facendo imbestialire Zeman, che spesso deve riprendere gli attaccanti), mentre il Napoli mostra maturità, gestendo il pallone senza forzare la giocata. A far collassare il fortino rossoblù, ci pensa lo slovacco che serve Callejon per l’1 a 0 al 24esimo.
Gli azzurri spingono sull’acceleratore e sul finire della prima frazione, Balzano anticipa il proprio portiere. Napoli 2 – Cagliari 0 all’intervallo.
Comincia la ripresa ma i sardi non credono all’eventuale rimonta e al 59esimo, Gabbiadini (subentrato a Higuain) sigla il 3 a 0.
Unica stonata, la doppia ammonizione di Maggio che fa infuriare Benitez in vista del delicato match della giornata successiva.
Dimenticare la Champions per partire da quel poco visto in campo ieri sera. Conquistare quello che ci spetta di diritto: l’imperativo che aleggia nello spogliatoio azzurro.