Napoli, Conte è stato chiaro: “Il mio obiettivo è aiutare il club a crescere”

Il mister Antonio Conte risponde alle domande della stampa in vista di Napoli-Udinese

Il Napoli ha l’obbligo di sfruttare l’assist servito dalla Fiorentina che ha sconfitto l’Inter per 3-0 giovedì scorso al Franchi. Ecco le dichiarazioni ufficiali di Antonio Conte.

L’ironia della battuta sul ristorante da cento euro:

“All’epoca era vero. In quel momento storico non potevamo spendere su quello che potevano spendere gli altri. Non capisco perché mi si debba portare questa battuta e farmi passare come una persona che chiede chiede, chiede. Penso, e lo penso ancora di più dopo sei, sette mesi che sto lavorando al Napoli è quello di fare ciò che ho fatto in passato: portare il club a crescere. Questo è il mio obiettivo. Il passato sta lì ed è chiaro. Dove sono passato il club è cresciuto, sotto tutti i punti di vista. Questo è il mio obiettivo anche qui. Gli All Blacks dicono lascia la maglia che hai trovato, lasciala meglio di quando sei arrivato. Il calcio si evolve, quello che veniva fatto prima deve evolvere. Il problema non è un giocatore in più, abbiamo bisogno di un Centro Sportivo che diventi casa nostra, Che diventi casa Napoli. Di un settore giovanile. Non mi interessando sessanta, settanta, ottanta milioni per un giocatore. Devo supportare Manna, che è giovane e bravo. Sono qui per supportare la famiglia De Laurentiis. Sono qui per fare una esperienza positiva. Le altre sono tutte c…e. Non roviniamo quello che abbiamo costruito. Qui non è dovuto niente, se si pensa da dove siamo partiti.”

Sull’Udinese:

“Non temiamo niente, non fa parte del nostro vocabolario ma la rispettiamo. Parliamo di una squadra fisica, strutturata. In ripartenza può darci fastidio, dovremo fare attenzione sulle palle inattive in quanto hanno calciatori di un metro e novanta. Tutte le gare dovremo sudarcele fino alla fine.”

Su Billing e Buongiorno:

“Buongiorno è migliorato, sta migliorando in maniera importante ma in questo momento Juan Jesus è superiore sotto questo punto di vista. Alessandro sta lavorando per tornare ai suoi livelli. Billing sta lavorando ed entrando nella metodologia, sta lavorando e sta bene.”

Su Okafor:

“Non ha una condizione fisica ottimale, sta lavorando in maniera importante. Domani verrà in panchina, ha un minutaggio per ora limitato.”

I punti di vantaggio mettono pressione?

“Noi siamo stati quelli che sono stati per più tempo primi. Non dico che ci siamo abituati, ma abbiamo fatto esperienza a livello di posizione. L’Inter è una squadra che ha vinto lo scudetto, ha fatto la finale Champions. Sarebbe un insulto dire qualcosa, non sottovalutiamo nessuno. Parliamo di un club abituato a vincere. Mettiamoci i paraocchi guardando solo il nostro percorso.”

Sulla sconfitta dell’Inter a Firenze:

“Più che parlare e dire quello che bisognerebbe fare e come cercare di fare per essere migliori non spettano a me le decisioni. Dal primo giorno ho cercato di ambientarmi e trovare le giuste aperture, i giusti indirizzi per provare a migliorare. Farò questo come sempre. Dico ai miei ragazzi di guardare a noi stessi, pensare a noi e non pensare agli altri. Abbiamo una gara difficile, i ragazzi lo sanno. Dovete stare tranquilli, è una squadra che viaggia rasoterra, sappiamo che dobbiamo guadagnarci sul campo. Non c’è il rischio che qualcuno si monti la testa, noi dobbiamo stare concentrati e vedere qual è il nostro percorso. E’ un viaggio iniziato a luglio, non so dove ci porterà a fine anno. Godiamoci questo viaggio, fatecelo godere.”

“Tutte le esperienze hanno una loro fisicità, preferisco tenermi gelosamente tutti i posti in cui ho lavorato. Napoli è una sfida che comunque ho voluto per tanti motivi, penso da allenatore o calciatore vivere un’esperienza così è qualcosa di forte. Di questo sono contento, stiamo lavorando molto, ci sono dei miglioramenti. Ci sarebbe tutto per costruire qualcosa d’importante, dobbiamo cercare con il lavoro avendo una corretta visione per provare ad essere migliori. Bisogna andare avanti ricercando l’eccellenza.”

“Nella vita bisogna sempre essere predisposti ad imparare. Sono il primo ad aver imparato tanto dall’anno scorso in cui sono stato fermo, ho implementato uno studio alla metodologia di base che mi ha portato a crescere facendomi essere pronto per una sfida come Napoli. Siamo partiti con un’idea per poi cambiare in base ai calciatori. Siamo andati per step trovando tante soluzioni diversi. Se non avessi avuto l’opportunità per studiare tante situazioni, soprattutto estere, sarebbe stata molto più difficile. Voglio migliorarmi, sono il primo che si mette in competizione con me stesso. La squadra è migliorata molto, sta facendo un calcio importante, abbiamo tanti margini di miglioramento. C’è voglia nei ragazzi di imparare, serve tempo per imparare ma l’importante è essere predisposti a farlo. Sto trovando bello il fatto di poter lavorare su cose nuove, stiamo crescendo insieme. Questo mi dà tanto entusiasmo perché trovo un libro aperto”.

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