Il bilancio partenopeo parla di tre punti nelle ultime quattro partite, un andamento non brillante diversamente dalla prima parte di stagione. Conte interviene in conferenza stampa chiarendo alcuni aspetti legati alle ultime prestazioni della squadra.
Sulla differenza tra il primo ed il secondo tempo:
“Inevitabile che il secondo tempo non m’abbia soddisfatto, me e nessun altro. Avevamo fatto un buon primo tempo nonostante un incidente di percorso, avevamo ripreso a giocare dominando il match e vincendo duelli con la giusta pressione. Nel secondo tempo abbiamo fatto l’opposto di quello che ci siamo detti, siamo stati battuti su fame e cattiveria e voglia di vincere. Il Como ne aveva di più, voleva battere i primi in classifica. Dispiace, dobbiamo tutti quanti insieme cercare di capire il perché. Anche nei tre match precedenti ci siamo fatti rimontare e non abbiamo retto a livello mentale. Complimenti a quello che stanno facendo i ragazzi, ci siamo ritrovati con una pressione addosso ma per meriti nostri: una pressione che ci continuiamo a portare, dobbiamo capire se siamo bravi a reggerla, è importante saperlo. Ci sono degli step da fare per tutti quanti. Sono il primo responsabile, non sono stato bravo a trasferire la questione ai ragazzi.”
Problema mentale, fisico o legato agli infortuni?
“Non cerco alibi, ma abbiamo fatto dottor Jekyll e mister Hyde: avevamo due facce, è già accaduto altre volte. Siamo una squadra che la pagnotta deve sudarsela perché se rallentiamo poco a livello mentale, può accadere di tutto. Dispiace, i ragazzi non c’entrano niente, sono stato io a non accorgermi di un rallentamento a livello di attenzione e cattiveria. Lavoriamo ogni giorno e cerchiamo di fare del nostro meglio. Noi oggi abbiamo pressione addosso ma per meriti nostri, non esiste che siamo lì dove siamo oggi. Rispetto all’Inter siamo a -1 ma gli abbiamo recuperato 40 punti dall’anno scorso, e tanti sulle altre. Stiamo facendo qualcosa di straordinario, che però ad un certo punto bisogna mantenere. Non è detto che si riesca a reggere fino alla fine, ma dobbiamo dare il massimo e ci deve bruciare sapete cosa. La sconfitta non deve essere tollerata, l’ambiente lo sa e chi sta con me sa che odio perdere, dobbiamo stare sul pezzo ed i ragazzi hanno fatto qualcosa di straordinario. Poi più stai in cima e più devi esser preparato, anche mentalmente. Dobbiamo continuare a crescere, i ragazzi fanno qualcosa di straordinario. Dobbiamo cercare l’eccellenza: è fatica, e passa anche da situazioni come queste. Ma la cattiveria che dobbiamo mettere non dev’essere quella vista ultimamente, quando ci siamo fatti rimontare.”
Fabregas avrà una carriera fortunata come la sua?
“Solo con la fortuna non si va da nessuna parte, io mi sono rotto la schiena per tutta la carriera. Se stiamo dietro la fortuna, ci riempiamo di corna ed altro. Auguro a Cesc il meglio.”