Partita da non sottovalutare per il Napoli alla vigilia dello scontro con il Genoa. Interessanti le parole del mister Antonio Conte in conferenza stampa.
Riguardo le scorciatoie di cui si parlava domenica scorsa, scorciatoie per arrivare dove?
“Per arrivare a costruire qualcosa di importante, per arrivare all’obiettivo, non esistono. Si può abbreviare il percorso col lavoro, tanto e di qualità, e al tempo stesso non esistono per portare al successo. Sarebbe un successo effimero e fuorviante, costruito su basi non solide.”
Cosa significano 35 punti in 16 giornate?
“Valgono tanto, significa aver fatto bene con un gruppo di ragazzi che dall’inizio di Dimaro ad oggi è cresciuto notevolmente, se questo gruppo non fosse cresciuto sotto ogni aspetto non saremmo qui. Ho fiducia nei ragazzi, poi non sempre si potrà vincere ma anche nell’inciampo i ragazzi cercheranno di vederlo come una chance per migliorarsi. Quando vengo qui sono felice, ho ragazzi che mi soddisfano. Li vedo tutti coinvolti, l’atmosfera c’è entusiasmo e tutto questo spiega i 35 punti in classifica.”
Chi sostituirà Buongiorno?
“Per la sostituzione c’è Juan Jesus, è da inizio stagione con noi e si è sempre allenato bene e ha dato sempre grande disponibilità. Ha dato spirito di attaccamento, è una sostituzione scontata perchè è un centrale sinistro, è un calciatore esperto che ha giocato tante partite con Rrahmani. Sa che ha la mia fiducia, con i giocatori ci parlo in tempi non sospetti e sapeva che nel caso ci fosse stata una defezione sarebbe stato la prima scelta. Sono sicuro farà una grande prestazione.”
Kvara è in ripresa?
“leri ha ripreso ad allenarsi con noi e oggi l’ho visto più sciolto: verrà con noi, ci ha dato disponibilità. Un recupero importante.”
Neres ci dà altre soluzioni e tanta qualità grazie alla sua crescita?
“David è cresciuto davvero tanto rispetto a quando è arrivato. Sicuramente è molto più coinvolto nella squadra, in tutto, anche dentro. David ha capito che noi abbiamo bisogno di calciatori proattivi, che non siano mai passivi in una fase. Nel calcio moderno c’è il coinvolgimento di tutti nella fase di possesso e non possesso. Mi dà sicuramente una doppia alternativa a destra e sinistra, siamo molto contenti.”
Cosa è migliorato dallo scorso anno?
“Non entro in discussioni sul passato, non ho interesse. Ma dico sempre che la fase offensiva si fa con tutta la squadra così come quella difensiva. Dev’esserci massima collaborazione, non possiamo pensare di non prendere gol perchè sono bravi i due centrali ed il portiere, ma perchè tutti aiutano ad essere più protetti. Abbiamo sempre lavorato su questo concetto, siamo in undici ad attaccare e undici a difendere per riconquistare quanto prima la palla in pressione. Questo secondo me è qualcosa che stiamo facendo bene e siamo migliorati.”
Cosa si aspetta dal mercato di Gennaio?
“Parto da una base chiara: sto lavorando con un gruppo di calciatori che, sia chi gioca più e chi gioca meno, ha contribuito in maniera importante ai 35 punti in 16 partite. Lavoro con un gruppo da questa estate, sono ragazzi che sono dentro la metodologia: inevitabile che si sviluppino rapporti umani, ho massima fiducia nei ragazzi e dev’essere chiaro. Sono sereno, poi se dovessero esserci opportunità credibili ed il club decide o ha voglia di cambiare qualcosa, vedremo. Però io ho massima fiducia nel gruppo perchè con loro posso andare in guerra (sportiva si intende). Che si vinca o meno è relativo. So di poter contare su uomini veri che stanno crescendo giorno dopo giorno. Sono molto felice, loro sanno che ho massima fiducia nel loro operato, il mercato di gennaio con oggi smetto di parlarne, il resto fate domande a chi di dovere.”
Domani che partita sarà? Che miglioramenti si aspetta?
“Giocare a Genova non è mai semplice, uno stadio all’inglese con gli spalti vicini al campo, ci sarà un clima caldo e la loro tifoseria è molto calda. Noi dovremo andare lì e giocare la nostra partita, cercando di esprimerci al massimo, cercando di riportare in campo ciò che abbiamo preparato in questa settimana, con spirito di collaborazione. A Udine siamo andati sotto in maniera casuale, ma noi abbiamo dimostrato che possiamo anche prendere un pugno ma rimaniamo in piedi e cerchiamo poi di riprenderci.”
A che punto è Rafa Marìn?
“Rafa è un ragazzo che lavora tanto, ma è inevitabile che io, vedendoli quotidianamente, faccia delle scelte. Se le faccio non è per simpatia o antipatia, faccio scelte migliori per noi: è come quando un calciatore ti viene a chiedere perchè non gioca e gioca un altro, io rispondo che voglio vincere. Qualsiasi scelta che faccio, la faccio non per rapporti personali, io ci sono stato in panchina e non ho mai mollato. In questo momento Juan Jesus è la soluzione migliore per noi, ne sono sicuro al 100%.”
Come va il percorso di Lukaku e Simeone?
“La crescita di Giovanni è sotto gli occhi di tutti, si è messo a disposizione in toto e abbiamo parlato di aspetti in cui poteva migliorare: è uno il cui papà è stato un grande calciatore, che ha fatto sempre della fatica il suo motto. Giovanni è stato educato con determinati valori, è un ragazzo top che ha voglia di migliorare: ho studiato le partite degli anni precedenti, ora è più completo e più forte ed è un’alternativa credibile dietro Romelu.
“Lukaku sta lavorando e mi auguro sia più sereno, tante volte è il primo che vorrebbe ricambiare tutto l’affetto che Napoli gli ha dato e la fiducia consegnata: è un giocatore importante, per noi averlo in squadra ci dà vantaggi.”
Potrebbe pensare ad un cambio modulo tornando al 3-5-2 per non lasciare Lukaku da solo?
“Non lo è mai, è sempre accompagnato da 4-5 uomini: noi attacchiamo con sempre 5-6 uomini, basta rivedersi le partite per vedere la fase offensiva che facciamo. La fase offensiva va valutata con gli uomini portati in area, il numero, e ci sono partite in cui le squadre attaccano con 3 uomini e fanno gol. lo sono contento perchè stiamo migliorando sotto questo punto di vista. Mi è sempre stato chiesto del 3-5-2 difensivo, ora pare che lo sia diventato il 4-3-3. Non dipende dagli uomini, ma da quanti ne porti in fase offensiva. Questa è una squadra che fa calcio offensivo. Questo fa la differenza, se metti due attaccanti e non li accompagni allora diventi prevedibile e attacchi con pochi uomini. La differenza la fai col numero di uomini, avendo poi equilibrio nella fase difensiva preventiva. Non possiamo pensare ogni giorno di cambiare, c’è tanto lavoro dietro: il calcio da fuori sembra semplice, alcuni lo dicono, ma noi troviamo situazioni sfruttando le caratteristiche dei calciatori. E lo sfruttamento di questa rosa mi sembra quello ideale per come stiamo giocando.”