Alle ore 21.00, allo stadio Olimpico di Roma va in scena il big match del tabellone degli ottavi di Coppa Italia Freccia Rossa: la Lazio di Baroni affronta il Napoli di Conte in quello che è anche un anticipo del clou di domenica prossima.
Il tecnico partenopeo fa turnover e nel suo inedito 4-2-3-1 spazio a Zerbin (in un’insolita veste di terzino destro), Neres, Gilmour in mediana, Rafa Marin come centrale di difesa e il duo Raspadori – Simeone a guidare l’attacco. Turnover (forzato) per la Lazio che si affida all’ex Hysaj, all’esperienza di Pedro e all’esplosività di Noslin in attacco. Arbitra il signor Pairetto di Torino
Meglio la Lazio nella prima mezz’ora di gioco che, sfruttando le caratteristiche dei propri giocatori, mette in difficoltà la catena di destra partenopea (in particolare Zerbin) e al 22esimo vanno vicini al vantaggio però dal dischetto Zaccagni si fa ipnotizzare da Caprile e il risultato resta fermo sullo 0 a 0. Ma al 32esimo la partita si infiamma e alla rete inziale di Noslin (colpo di testa dagli sviluppi di calcio d’angolo) risponde Simone che pareggia i conti anticipando Rovella su una respinta corta di Mandas dopo un bel tiro di Neres. I padroni di casa, però, non rinunciano al proprio credo tattico e al 40esimo si riportano in vantaggio sempre con Noslin che concretizza un’azione corale dei suoi, impreziosita anche da un passaggio di tacco di Pedro. Il primo tempo si chiude con il miracolo di Mandas sul tiro di Simeone, ancora una volta imbeccato da Neres.
Il secondo tempo riparte sulla falsa riga del primo e al 49esimo, Noslin fa tripletta (passaggio decisivo di Zaccagni) sfruttando una clamorosa indecisione di Spinazzola in fase di contenimento. Il Napoli alza la pressione ma non riesce ad impostare il proprio gioco e con una Lazio ben organizzata in fase di non possesso, neanche la vivacità del brasiliano riesce a dare la scossa. Ci prova Conte con gli ingressi di McTominay, Di Lorenzo, Lukaku e Politano e proprio dai piedi dello scozzese, nasce la prima conclusione azzurra della ripresa. A tratti, gli azzurri sembrano ritrovare gli automatismi di sempre (nel finale dentro anche Lobotka) ma la Lazio non concede nulla e al fischio finale, la Lazio batte il Napoli e approda ai quarti di finale, in attesa della vincente tra Inter – Udinese.
Gli azzurri (e Conte) pagano lo scotto dell’ampio turnover, schierando una formazione non abituata a giocare insieme, se non in allenamento. Male Raspadori e tutta la difesa eccetto Zerbin a cui va data l’attenuante di un ruolo non suo. Il Napoli saluta la Coppa, per la quarta volta consecutiva ma quest’anno, il rimpianto potrebbe essere maggiore, considerando la mancanza di impegni europei. Appuntamento a domenica al San Paolo, per il secondo atto di questo Napoli – Lazio con una posta in palio (forse) più importante per il Napoli (e per Conte).