Termina uno pari il big match della dodicesima giornata di Serie A 2024/25. Apre le danze Scott McTominay al 23′ e venti minuti dopo Hakan Calhanoglu pareggia i conti.
Le dieci opinioni
- PRIMATO: Uno come il primato azzurro. Nonostante il pareggio a Milano, gli azzurri riescono a mantenere il primo posto in classifica nonostante la concorrenza agguerrita (ben 6 squadre in soltanto 2 punti di distacco).
- I CARTELLINI: Due come i cartellini gialli del match (Dumfries e Inzaghi); nessuno per la compagine partenopea.
- LE SOSTITUZIONI: Tre come le sostituzioni effettuate da Antonio Conte. Al minuto 60 si rivede Lobotka in campo (al posto di Gilmour); al 77’ entra Simeone (che avrà una palla gol clamorosa al 94’) e nel finale spazzio anche per Cyril Ngonge.
- BUONGIORNO: Quattro come il numero di maglia del difensore azzurro. Il classe 1999 vince il 100% dei tackles, il 100% dei contrasti a terra oltre al 100% dei duelli aerei. Questi sono soltanto alcuni dati rispetto all’immensa prestazione che ha compiuto il numero 4 partenopeo.
- IL POSSESSO PALLA: Cinque… anzi 53(%) come la percentuale di possesso palla dei nerazzurri, in confronto al 47% dei campani.
- CALCI D’ANGOLO: Sei come il totale dei calci d’angolo battutti durante il match; quattro dall’Inter, due dal Napoli (uno di questi due è stato decisivo per la rete di McTominay).
- I PASSAGGI: Sette…anzi 773 come il totale dei passaggi effettuati dai due team durante il match. L’Inter ne conta 420 mentre il Napoli 353.
- MCTOMINAY: Otto come il centrocampista scozzese di proprietà del Napoli. L’ex calciatore dello United approfitta di un tocco di Rrahmani su calcio d’angolo battuto da Kvara e di grinta e voglia spinge la palla in rete da praticamente zero reti. Per il numero 8 partenopeo è il secondo centro in campionato ed il terzo in totale, con la maglia azzurra.
- I BOMBER: Nove come i due bomber… Lukaku da una parte, Thuram dall’altra. Non è stata una serata semplice, in generale, per tutti gli attaccanti ma i due centravanti rispettivamente di Napoli ed Inter sono stati ben contenuti da Acerbi da una parte e da Buongiorno e Rrahmani dall’altra (molto efficaci anche su Lautaro Martinez).
- LA DIFFERENZA RETI: Dieci (+10) come la differenza reti del Napoli in classifica. Mentre le reti subite sono soltanto 9 (nonostante le rumorose sconfitte contro Verona ed Atalanta); la fase offensiva pare avere qualche problema in più. Gli azzurri, infatti, hanno segnato soltanto 19 reti in 12 match (con una media di 1.58 gol a partita) e tra le big, è il dato più basso in assoluto.